ANTONIO CARLUCCIO

Antonio Carluccio: il duetto con Fiorella Mannoia in Creature

Nel nuovo disco di Fiorella Mannoia, “Personale” c’è un duetto speciale, quello tra l’artista e Antonio Carluccio, talentuoso cantautore, compositore e attore cantante, nel brano “Creature”.

Avevo scritto questa canzone per il mio disco autoprodotto “La Parola”, che uscirà in autunno. Poi ho fatto alcuni colloqui con persone del mondo della musica di cui mi fidavo per chiedere dei consigli sulla distribuzione e tra questi c’era anche Carlo Di Francesco, che conosco da tempo ed è un mio caro amico e ora anche il produttore artistico di Fiorella Mannoia. E’ venuto a trovarmi in studio, ha ascoltato l’album e mi ha detto che avrebbe voluto far sentire le canzoni anche a Fiorella. Tre ore dopo mi hanno richiamato e lei mi ha chiesto la traduzione in italiano del testo, l’unico che ho scritto in napoletano perchè nonostante da anni viva a Roma porto dentro di me la napoletanità e l’amore per la musica napoletana. Fiorella mi ha poi chiesto di inserire questo brano nel suo disco e ha voluto cantarlo con me. Ho realizzato un sogno“, ha spiegato Antonio Carluccio.

Durante la presentazione di “Personale” Fiorella Mannoia aveva raccontato la scelta di inserire nel disco “Creature” come canzone sospesa prendendo spunto dalla tradizione napoletana del “caffè sospeso”, dando così la possibilità a un giovane emergente di farsi conoscere: “Abbiamo ritardato la consegna del disco proprio per poter inserire questa canzone. Non conoscevo personalmente Antonio Carluccio, lo conosceva Carlo Di Francesco, e quando è tornato con questa canzone me ne sono innamorata ma non potevo cantarla io in napoletano sia perchè è difficile interpretarla mantenendo la giusta pronuncia sia perchè parlava di una realtà che non è la mia, quindi ho pensato di fare quello che si fa nei concerti con l’opening di giovani proposte: mettere a disposizione il disco e ospitare un cantante emergente. L’ho chiamata canzone sospesa per ricordare il famoso caffè sospeso napoletano, l’usanza antica per cui si va in un bar, si ordina un caffè e se ne lascia un altro pagato per chi non può permetterselo. Penso sia una bella iniziativa e spero che qualche altro artista possa riproporla con giovani esordienti“.

“Creature” racconta storie della realtà partenopea che accomunano però i ragazzi di tutto il mondo che vivono ai margini della società: “La canzone racconta quello che sta succedendo a Napoli negli ultimi anni, con le baby gang che occupano uno spazio rimasto vuoto dopo che lo Stato ha arrestato i boss della camorra. Quando queste attività illecite vengono eliminate dovrebbero essere sostitute con strumenti leciti di cultura, in modo da riempire le vite di queste creature. Ma questo spesso non succede e in quel vuoto si inserisce di nuovo la camorra. La canzone prova a raccontare questa realtà che possiamo ritrovare in molte città del mondo“, ha sottolineato il cantautore.

Classe 1980, Antonio Carluccio ha iniziato la sua carriera nel 2001 come vocalist per Giorgia nel brano ”Di sole e d’azzurro“ presentato al Festival di Sanremo e nel corso degli anni ha collaborato con artisti come Michael Bolton, Anastacia, Laura Pausini, Eduardo De Crescenzo, Pino Daniele, Renato Zero.
Nel 2003 ha partecipato come attore-cantante all’opera musicale ” Tosca Amore Disperato ” di Lucio Dalla e ha pubblicato anche il suo primo disco dal titolo ”Sogni e Terra”.
Successivamente ha composto un’opera musicale, ”Actor Dei” sul Santo di Pietralcina Padre Pio e ha portato in giro per l’Italia alcuni spettacoli live come “Neapolitan Contamination”, in cui la canzone classica napoletana è contaminata con i generi ed i ritmi di tutto il mondo, e “Appocundria” omaggio alla musica del grande Pino Daniele.

Fino ai 20 anni ho praticato il calcio a livello professionistico giocando fino alla Serie C2, poi a causa di due infortuni ho smesso i giocare. La decisione di fare il cantante è arrivata grazie a Giorgia. Sono figlio di un chitarrista e mandolinista e a sei anni ho fatto il mio primo concerto alle scuole elementari. Nel 2001 quando Giorgia stava cercando i coristi che la accompagnassero al Festival di Sanremo per cantare Di sole e d’azzurro ho preso parte ai provini e sono stato preso. Così ho deciso di seguire la via della musica. Poi Lucio Dalla mi ha scelto nella Tosca per interpretare Angelotti, quindi ho scritto a mia volta un’opera musicale e ho fatto diverse collaborazioni con importanti artisti”.

Il prossimo autunno Antonio Carluccio pubblicherà il suo secondo album “La Parola”: Per quanto riguarda il sound non ci sono strumenti elettronici e ho voluto rimettere al centro di tutto la parola, come si faceva un tempo quando la musica veniva ascoltata con calma“.

di Francesca Monti

Articolo originale su spettacolomusicasport.com

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